IN SICILIA SULLE ORME DEI FLORIO, COMUNICATO STAMPA DEDICATO
Pubblicato da Luigi Stancati il
PALERMO 22-25 APRILE
Raduno Riservato a Lancia Fulvia Berlina Coupé Sport HF
COMUNICATO STAMPA DEDICATO
1° RADUNO LANCIA FULVIA CLUB IN SICILIA
SULLE ORME DEI FLORIO, LANCIA FULVIA E SICILIA PROTAGONISTE
Non poteva esserci esordio migliore: 1° Raduno del Lancia Fulvia Club in Sicilia conquista il cuore dei 35 equipaggi, italiani e olandesi. Si vince facile in Sicilia, specialmente se baciati dal sole. La luce, il mare, i paesaggi, i sapori, gli odori, l’accoglienza rendono il viaggio nel mondo della storia dell’auto, un vero e proprio percorso sensoriale.
Il tour, cadenzato in quattro giorni, dal 22 al 25 aprile, ha accompagnato le Lancia Fulvia sulle orme della storia dell’iconica famiglia Florio lungo un percorso di 500 chilometri, partito dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell’Università degli Studi di Palermo, ha fatto tappa a Palermo, Marsala, Termini Imerese, Campofelice di Roccella e Collesano.
Ben 35 modelli di Lancia Fulvia dal ’63 al ’76: una Berlina del 1963, una HF 1600, e varie Sport Zagato 1600 e 1300, una delle quali nella rara versione definita 1^ serie 1/2 prodotta in soli 600 esemplari, fino alla più moderna Coupé Fulvia 3 del 1976.
In linea con l’impegno Lancia di conciliare passeggiate turistiche su quattro ruote e sicurezza stradale, l’Organizzazione Tecnica, affidata alla Platani Travel (Ag) di Giuseppe Ciminnisi, coordinata da Ivan D’Angelo, referente Sicilia del Lancia Fulvia Club, ha approntato un tour esperienziale pianificando i tempi e i percorsi, in tutta sicurezza. A garanzia, le Motostaffette di “Staff moto Palermo” hanno scortato la carovana insieme con il loro presidente La Greca Giuseppe.
Il raduno del Lancia Fulvia Club Sicilia, patrocinato da Lancia Club, ente certificatore tramite il Registro Storico Lancia, è inserito nel calendario eventi che celebra i 50 anni del sodalizio, punto di riferimento per gli appassionati del marchio Lancia a livello mondiale.
La manifestazione ha incassato il plauso anche del Presidente del Lancia Club Peppino Stancati e del Presidente del Lancia Fulvia Club, Piero Vanzetti, entrambi presenti sin dal primo giorno.
Assegnati i numeri gara, i partecipanti, nella prima giornata, hanno visitato il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi che fa parte del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo. A fare da Cicerone, l’ingegnere Giuseppe Genchi, curatore e responsabile operativo del polo museale, nonché segretario della Commissione Cultura di ASI “Automotoclub Storico Italiano”. Il Museo custodisce importanti collezioni di motori, meccanismi, apparecchiature industriali, scientifiche e didattiche. Acquisite fin dalla fondazione della Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri (seconda metà del XIX secolo) sono state impiegate nel tempo in vari settori della ricerca e dell’insegnamento. Ognuno di questi motori descrive l’evoluzione della scienza e della tecnica nel campo delle macchine nel corso di più di un secolo.
Baciata dal sole, la seconda tappa della manifestazione con le Lancia Fulvia, arrivate a Marsala. Dopo una breve sosta al belvedere di Scopello, gli equipaggi hanno effettuato il tour in barca delle Isole dello Stagnone per ammirare, tra le altre, l’isola di Mozia già di proprietà di Joseph Whitaker, colui che con Vincenzo Florio ha commercializzato nel Mondo, tra i vari prodotti, il famoso vino Marsala. A seguire l’allegra carovana si è diretta presso lo storico stabilimento delle Cantine Florio per la visita guidata, e il pranzo con una speciale da degustazione di vini aziendali.
Domenica le Fulvia sono state messe a riposo e i partecipanti hanno scoperto il cuore di Palermo, con un walking-tour, rivivendo la storia della famiglia Florio dall’arrivo a Palermo, attraversando i luoghi che videro l’affermarsi della famiglia e la sua crescita commerciale ed industriale. Particolarmente suggestiva la visita, dopo pranzo, alla residenza della famiglia Florio dal 1837 attigua all’antica tonnara dell’Arenella, chiamata “Quattro Pizzi” per le sue quattro torrette angolari cuspidate, in stile gotico inglese. Qui ad accogliere gli equipaggi, Chico Paladino Florio, erede di Vincenzo Florio jr, insieme alla moglie Ana Paula, che hanno condiviso la storia di famiglia.
Il quarto e ultimo giorno del raduno è stato interamente dedicato al mito della Targa Florio, la gara di durata più antica del mondo creata da Vincenzo Florio jr. nel 1906. Accolti da Nuccio Salemi, i partecipanti hanno visitato il Museo del Motorismo Siciliano e della Targa Florio di Termini Imerese per ammirare alcune auto che hanno partecipato alla storica gara, successivamente percorrendo parte del mitico circuito, è stata organizzata una breve sosta presso Floriopoli, complesso architettonico realizzato da Vincenzo Florio Jr. come base strategica per la gara, con le Tribune, i box e la torre dei cronometristi. Dopo la sosta pranzo a Campofelice di Roccella il raduno si è concluso a Collesano con la guida del conservatore del Museo della Targa Florio, Michele Gargano, che ha spiegato ai partecipanti perché la Targa Florio è diventata un mito.
Così Giuseppe Dell’Utri, che ha partecipato al raduno con una bellissima Lancia Fulvia Sport Zagato 1.6, in poche righe riesce a sintetizzare le emozioni e i ricordi di questo raduno in Sicilia:
“Rimane nel ricordo: l’aria e odore di Marsala delle cantine Florio, l’immagine dei chioschi con la coloratissima e profumatissima frutta ed agrumi di Sicilia. L’odore della zagara e le arance pendenti degli alberi di Via Principe di Belmonte. L’odore e sapore delle fritture di panelle ed arancine, misto alle voci delle contrattazioni del mercato di Piazza Marina. La luminosità, i colori con i riflessi a mare, la brezza salina, della residenza Florio “I 4 pizzi” all’Arenella con l’odore dell’aria di mare, il sole e calore primaverile, lo sciabordio delle acque del porticciolo. Ti resta dentro l’odore e sapore di Sicilia con le sue bellezze e le contraddizioni di quanto abbandonato a sé stesso, senza memoria. Il ricordo di posti epici come le tribune della targa Florio dove ti sembra di sentire ancora il rombo dei motori e la folla assiepata sugli spalti, memoria di un tempo. Ti rimane nelle orecchie il rombo dei motori Lancia delle autovetture del raduno, auto d’epoca di 50 e più anni, recuperate e gelosamente conservate da amatori, il tipico odore di benzina dei vecchi motori a carburatori, qualche inevitabile traccia di olio sull’asfalto. Ti rimane la sensazione di avere vissuto una esperienza motoristica di altri tempi ma con odori, sapori, colori che restano sempre gli stessi e parte della vita siciliana.”
DICHIARAZIONI
- Presidente del Lancia Club Peppino Stancati – Siamo riusciti ad avere una buona presenza di tutte le versioni della Lancia Fulvia, dal ’63 al ’76. Circa 32 auto, che rappresentano l’intera produzione della Fulvia. C’è una splendida prima serie 1200 con il colore Verde Ostenda con interni in tessuto. Poi una Fulvia Coupé 3 che chiude la serie, e due Fulvia Montecarlo, sempre della seconda serie.
Una esperienza positiva, ambiente rilassato e di appassionati. Il gruppo è amalgamato e integrato anche con i due equipaggi olandesi. Il Lancia Club ha voluto dare il Patrocinio, proprio perché Fulvia Club rappresenta il modello per antonomasia delle Fulvia. Noi abbiamo sette club di modello riconosciuti aderenti al Lancia Club. Siamo riusciti a creare una bellissima sinergia con questi Club Modelli, che essendo specifici riescono a conservare e a portare avanti la cura e la storicità di ogni singolo modello della Lancia. Dopo lo stop pandemico, questi eventi dei club di modello sono linfa vitale per il mondo collezionistico perché destano curiosità tra i giovani, creando nuovi appassionati. Le Fulvia, le Prisma, ma le auto Lancia in genere, hanno un valore di mercato più alla portata delle persone. Rappresentano veramente il cuore degli appassionati.
- Presidente del Lancia Fulvia Club, Piero Vanzetti – Il Lancia Fulvia Club è una realtà in Dopo lo stop pandemico, abbiamo avuto un numero congruo di partecipanti per dar seguito a questa iniziativa in Sicilia proposta da Ivan D’Angelo. Da Torinese avevo voglia di conoscere la Sicilia. Il paesaggio è da togliere il fiato, finché non si viene non ci si crede. L’accoglienza assolutamente fantastica in termini di simpatia e ospitalità. É stata una grande emozione e una grande esperienza. Un raduno che ha conciliato cultura e turismo. Noi siamo già club di modello riconosciuto e aderente al Lancia Club, e questo agevola nel diventare Club Modello ASI perché Lancia Club riconosce a noi una competenza tecnica specifica di modello. Il club ha staccato la tessera 156 pochi giorni fa, inoltre ha una ventina di soci onorari quali Sandro Munari e Ariella Mannucci e altri del mondo sportivo o tecnico. Non mancano gli eventi come il raduno annuale in Piemonte, il 25-26 giugno, o la parata per il 50 esimo del Lancia Club, il 10 luglio con arrivo alla sede dell’Automotoclub Storico Italiano, ASI.
APPROFONDIMENTI
- LA LANCIA FULVIA AUTOGRAFATA DA CESARE FIORIO
Tra le protagoniste la Lancia Fulvia Coupé HF del 1969 prototipo intermedio con motore 1401cc da 127 CV preparato da Baggioli di Milano per conto del Jolly Club e non dal Reparto Corse Lancia. Presenta il valore e la curva di coppia ulteriormente migliorati, collettore di aspirazione Alquati, quattro fari maggiorati come il Fanalone. Il proprietario ama definirlo accrocco.
Paolo Mazzotto, – Secondo il PRA, quindi documenti ufficiali, questo prototipo del 1969 è stato ceduto dalla Lancia SPA di Torino al Jolly Club di Milano, scuderia privata prestigiosa di piloti italiani. Dopo soli 15 giorni viene in possesso di Giovanni Marini Balestra, pilota italiano di Lancia Fulvia HF sia del Jolly Club che della squadra corse Lancia di Viterbo, con ben 250 corse nel carnet. La cosa strana è che secondo Giovanni, è un regalo. Il che è presumibile perché la Lancia non poteva regalare una macchina normale che costava 1 milione e mezzo di lire, perché se no sarebbe stata una evasione fiscale. Probabilmente è un prototipo fatto per prova e ha corso su pista, ma le auto su pista corrono senza targa quindi non è riconoscibile da altre nelle foto dell’epoca. Questa macchina è autografata da Cesare Fiorio, vincitore di 18 campionati del mondo, l’ha autografata in ricordo di Giovanni Marini. Poi è autografata da Flavia Munari e Ariella Mannucci. La prima moglie di Sandro Munari, che ha vinto nel 1972 il primo campionato del mondo che allora era il Montecarlo, così Mannucci. Abbiamo prestato la macchina per fare la Vernasca e abbiamo rifatto l’equipaggio Munari-Mannucci al femminile. Non è un enorme meraviglioso pezzo da museo ma ha una storia minore che vanno se possibile salvate insomma.
La particolarissima Fulvia, di Paolo Mazzotto al raduno insieme ad Andreina Mazzotto, è stata eletta dai partecipanti “Fulvia più bella del raduno”.
Altri premi sono stati così attribuiti:
Fulvia più antica partecipante al raduno: Fulvia Coupé 1216 del 1965 di Abati Marco e Giovannetti Simona (FI);
Fulvia proveniente dall’estero: dall’Olanda Fulvia Coupé 1.3. S del 1972 di Veelo Ramon e Veelo Irma e sempre dall’Olanda la Lancia Fulvia Sport Zagato 1.4 di Vd Linden Jp è Vd Linden Mja;
Fulvia proveniente da più lontano (Italia): Fulvia Coupé 1216 del 1966 di Pagnutti Luca e Costantini Arianna, Cormons (GO);
Lancia Fulvia Berlina più bella: Lancia Fulvia 2c del 1967 di Lo Cascio Basilio e Anello Ettore Salvatore (PA);
Lancia Fulvia coupé più bella: Lancia Fulvia Coupé 1300 Rallye S del 1969 di Greco Paolo e Russo Giuseppa (CT);
Lancia Fulvia HF più bella: Lancia Fulvia HF 1600 Lusso del 1971 di Caldarella Alfredo e Macauda Gabriella (CT);
Lancia Fulvia Sport Zagato più bella: Lancia Fulvia Sport Zagato 1300 S II Serie del 1972 di Borgesi Camillo (TN);
Equipaggio femminile: Lancia Fulvia Coupé 1300 Rallye S del 1970 di Grossi Liliana e Grossi Marisa (PR);
Equipaggio con più esperienza: Rocco Franco e Cozza Stefania con Lancia Fulvia Coupé Rallye del 1967 (TO).
Il Lancia Fulvia Club ha i seguenti canali web-social Sito www.fulviaclub.it
Canale youtube: LanciaFulviaClub
FB: Pagina e Gruppo “Lancia Fulvia Club”
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